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Identità e tutela Val Resia

Lettera al consigliere Gabrovec

Pregiatissimo sig consigliere regionale,

 mi permetto di scriverle dopo aver letto un suo intervento” Gabrovec: preoccupa la proposta per i diletti” pubblicato da www.regione.fvg.it e ripreso da “Slovit” del 30 settembre del 2008.

Mi chiamo Chinese Sergio e mi occupo di cose resiane da una vita considerato che fortunatamente sono di madrelingua. Ho scritto poesie, tradotto racconti e favole, ho pubblicato il primo “vocabolario” resiano-italiano, recentemente ho donato al Pievano di Resia la traduzione in quella lingua dei quattro vangeli e ora sono impegnato con la traduzione della costituzione.

Prima dell’approvazione della legge 26/07 di tutela della minoranza slovena ho cercato di far capire ai consiglieri Travanut, Petris, Menis, Carmi, Disetti ma anche all’ex collega sindacale Bruno Zvech e alla relatrice di maggioranza Blažina il delitto storico che stavano commettendo aggregando il resiano a quella legge di tutela della minoranza slovena. In quel periodo, assieme ad alcuni amici, ho fondato l’associazione Identità e Tutela Val Resia e mi sono dovuto rivolgere all’allora minoranza per cercare di far capire al politico l’importanza di far sopravvivere una lingua così unica nel panorama linguistico mondiale come lo è il resiano. La battaglia ha prodotto il classico “tacon peso del buso”. Il gioco delle parti ha politiche ha prevalso.

Il resiano ha avuto uno sviluppo linguistico diverso dallo sloveno. La lingua resiana è distante dal “po nasen” e dal “beneciano”, che nell’arco della storia hanno assimilato il lessico dei loro cugini sloveni, tanto quanto lo è lo Sloveno dallo Slovacco o dal Croato. Per il resiano è fuorviante citare i documenti di Cividale, Cernieu e Castelmonte. Non si riferiscono allo stesso “topos”.

Resia ha seguito le vicende storiche del Friuli e dell’abazia di Moggio Udinese e il lessico di quella popolazione ha tratto a piene mani prestiti friulani e tedeschi per arricchire la propria lingua.

Non voglio insegnarle nulla, miro solo a farle comprendere che molte volte il legislatore, impegnato com’è a risolvere problematiche più pressanti, si affida al consiglio del vicino di banco il quale, forse, ha capito di cosa si sta discutendo per poi esprimere il proprio voto.

La maggioranza della passata legislatura, uniformando il resiano allo sloveno, ha perpetrato un delitto linguistico che neppur il più sprovveduto studioso nei secoli scorsi avrebbe autorizzato.

Mi sono permesso di tradurre la sua presentazione in resiano così anche lei potrà notare la differenza esistente fra lo sloveno e il resiano.

Dagli albori della storia moderna il resiano ha superato i vari sconvolgimenti linguistico/politici dal Patriarcato di Aquileja alla Repubblica di Venezia, dall’ Austria all’Italia. Tenace com’è, il resiano difficilmente si lascerà conglomerare da una nuova lingua.

Ringraziandola per l’attenzione la invito a visitare anche il sito www.valresia.it

 

Link alla scheda personale sul sito della regione Friuli - Venezia Giulia

Traduzione in resiano della scheda personale di Gabrovec:

Naśynän od nä hä žmšnähä poračänjä: oćä Buškë od tryjëštynskë Karso, nu od matarje Laške ištryjanske. Užënjën nu oćä nä hä synyćä, od rudë än stujy täu Duinskë Kumüno. Ġjornälyišt od 2003 än pukrel śä dësät lit te najvinče karyke täu kryle organyzazjunën od ty buškëh judi od Fryjülä Banitke Ġjulie.

Od 1996 än bil vybran śä bet täu Tärskë Kunsëjö Provynčjal, dardö ko se śarobël čas. Täu 2000 än jel Master śä möšno śä dile täu ty Näjvinčë škulë od Judjamë Amminiištrazjunë täu Rimö.

Täu vyläžej od 2007 än bil elëģynän konsyjir komunal täu Duinö ( pärvë śys već votöu täu te sridnjënörë krej). Kandydat täu lyištë Slovensko skupnost (parantat śys Partito democratico) 13 nu 14 dnuu avrylä än bil elëģynän Konsyjir reģjonal od Fryjülä Banitke Ġjulie.           sch08  

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