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Identità e tutela Val Resia

Presentazione del dizionario italiano-resiano

 

Presentazione del dizionario italiano-resiano Su Resia si sono dette e si sono scritte, ormai, moltissime cose e l’alone di mistero che circonda quella realtà culturale riguarda quasi esclusivamente l’origine e l’appartenenza linguistica di una popolazione che trae origine nelle prime invasione barbariche dell’impero romano d’occidente.

Gli studiosi che, dal XVIII secolo, si sono interessati a quella realtà linguistica hanno fornito un contributo essenziale al mantenimento e alla rivalutazione dell’idioma resiano.

Solo ultimamente, e precisamente dagli anni settanta, si è sviluppato un interesse scientifico sulla lingua di quella valle ed è, così, scaturita la necessità di impostare regole scritte sulla parlata.

Si è assistito, infatti, ad un proliferare di studi, seminari, produzione di pubblicazioni fino a giungere alla stesura di regole grammaticali e sintattiche. Tutti questi lavori, però, sono stati compiuti da studiosi non di madrelingua e molte volte si sono purtroppo verificate delle inesattezze che hanno contribuito, semplificandone i contenuti, a collocare il resiano in una realtà linguistica ufficialmente e statutariamente riconosciuta.

Fra tutti gli studi sin qui pubblicati manca, però, una raccolta di parole della lingua ed è questo il motivo che ha spinto Sergio Chinese di Lypäväz di Prato di Resia ad iniziare i suoi studi.

Il Chinese, già presidente del coro Monte Canin di Resia e di madrelingua resiana, scrive nella propria parlata, scambia corrispondenza con i resiani nel mondo usando internet ed ha composto alcune poesie che, musicate da insigni musicisti, fanno parte del repertorio che il gruppo corale propone nei concerti. La necessità di disporre di un dizionario si è dimostrata a quel punto fondamentale ed è, pertanto, iniziata una raccolta e catalogazione di parole pubblicata nel 2003.

L’opera comprende oltre 6.500 vocaboli ed è di facile ed immediata consultazione, la grafia usata, proprio per l’esperienza maturata dall’autore, ripercorre le conoscenze scolastiche della popolazione resiana ed una chiara, seppur completa, trascrizione fonetica permette una pronuncia il più corretta possibile anche per chi si avvicina per la prima volta a quella parlata.

Il dizionario vuole essere uno strumento per chi si occupi di resiano d’oggi, del resiano ancor vivo, corrente anche nei suoi usi settoriali e specialistici. Il dizionario potrebbe divenire uno strumento per chi si dovrà dedicare agli studi, specialmente letterari, che comportano la conoscenza di quel vasto patrimonio lessicale che la lingua resiana ha accumulato nei secoli venendo a contatto con differenti realtà linguistiche, dal tedesco allo sloveno, dall’italiano al serbocroato, dal friulano allo slovacco. Per far questo l’autore ha registrato moltissime voci, alcune oggi in disuso, mentre, all’estremo opposto ha inserito alcuni neologismi e molti italianisti ormai entrati, grazie ai mass media, in parte stabilmente nell’uso della parlata.

Chinese, partendo dalle sue conoscenze e dall’appartenenza linguistica alla realtà resiana, spera di proporre un dizionario rigoroso nell’impostazione ma che dovrà essere una guida funzionale nell’arduo esercizio del tradurre in una lingua desueta. Allo stesso tempo potrà rappresentare una prima traccia sul quale inserire parole delle altre parlate per realizzare il grande dizionario.

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